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Il Natale


Non esiste persona al mondo a cui non piaccia il Natale.
L’eccitazione dei momenti in famiglia a decorare le nostre case si mescola alla
frenesia della mamma nel pensare a cosa preparare per il pranzo di Natale.
È iniziata anche la corsa ai regali, che, con grande agitazione, ci porta ad entrare ed
uscire dai molti negozi affollati ed illuminati, le cui vetrine luccicanti sono un vero e
proprio richiamo anche contro le lunghe file d’attesa per avere un bel pacchetto
dorato ed infiocchettato.
Tutto brilla attorno a noi, gli alberi addobbati per la festa più bella dell’anno
allietano i nostri cuori e ci donano tanta allegria.
Dai mercatini di Natale, ci arrivano i profumi dei biscotti allo zenzero e del vin brulè
fatto con arancia e cannella.
In quest’atmosfera di festa gioiosa non può esserci spazio per la tristezza né per i
capricci, perché noi siamo bambini fortunati e non viviamo in luoghi dove ci siano
guerre in atto.
Se pensiamo però al popolo dell’Ucraina, possiamo dire che il loro Natale sarà molto
diverso dal nostro. Le loro case saranno distrutte, prive di luce e riscaldamento, le
luci che illumineranno le loro città saranno quelle delle bombe che scoppiano e dei
missili lanciati dal nemico.
In molte famiglie mancheranno gli affetti più cari ed il gelo dell’esterno sarà lo
stesso che proveranno molti cuori addolorati.
Il loro sarà un Natale sotto la neve, tra freddo, ghiaccio, paura ed odio.
Speriamo però che questa stupida guerra termini presto e che tutte le cicatrici che
lascerà nei cuori del popolo ucraino, guariscano con l’aiuto dell’amore e della voglia
di guardare avanti.
Il Natale dev’essere un momento, anche per noi, di raccoglimento, da dedicare a chi
è sfortunato, affinché l’odio non si prenda i loro cuori, impedendo loro di sperare in
un futuro di pace.

Classe V

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