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Siamo pronti al salto di specie?


   Cari lettori, il 26 marzo la nostra scuola, assieme a tutto l’Istituto Comprensivo, ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio 2 nel 2005. L’edizione del 2021 è stata dedicata al “Salto di specie”, cioè all’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere che dobbiamo assolutamente fare per non rovinare definitivamente il nostro Pianeta: dobbiamo passare da “esseri umani” a “esseri umani 2.0”, un cambiamento radicale.
I nostri bambini hanno riflettuto sull’argomento, si sono documentati, hanno realizzato modellini di risparmio energetico usando l’energia del vento e del sole. E alla fine hanno steso un regolamento con delle norme di buon comportamento che dobbiamo assolutamente imparare a seguire: gesti quotidiani, piccoli “salti di specie”, che poi diventeranno routine e ci trasformeranno in una popolazione più ecosostenibile. Gesti come ottimizzare il consumo dell’acqua quando ci si lava, dell’energia elettrica quando si esce da una stanza o si è finito di usare un dispositivo, usare le scale invece dell’ascensore, l’allontanare il fine vita delle cose riparandole e tenendole finché davvero non funzionano più. Oltre a questi piccoli passi, ce ne sono altri, più grandi, che devono essere fatti dai governi come il passaggio all’utilizzo delle energie rinnovabili, all’economia circolare, alla mobilità sostenibile, alla tutela del paesaggio…
Anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha detto che “il 2021 sarà l’anno del cambiamento per il nostro pianeta”. E noi dobbiamo assolutamente cambiare, perché altrimenti saranno proprio i bambini di oggi a pagare il prezzo più alto della mancanza di risorse nella Terra del domani. Perciò diamoci da fare: ognuno, nel proprio piccolo, conta. Se mettiamo assieme tutti i comportamenti virtuosi, piccoli e grandi, possiamo fare un grande salto di specie in un tempo molto breve in confronto a quella che finora è stata la storia dell’evoluzione dell’uomo. Ricordiamo che, come disse Charles Darwin, “Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno quella più intelligente, ma la specie che risponde meglio al cambiamento”. Un cambiamento è ormai inevitabilmente in atto, e noi dobbiamo rispondere. Senza dimenticare che anche il silenzio e l’inazione sono una risposta ma, come in un compito in classe, sicuramente non la migliore.

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