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In laguna


Venerdì 1 giugno assieme ai nostri compagni di terza, quarta e quinta siamo andati con la motonave Nuova Cristina a fare un giro in laguna. Siamo arrivati fino all’isola Anfora, così chiamata perché sono state trovate numerose anfore romane, quale testimonianza di un loro antico insediamento. Non siamo riusciti ad arrivare all’isola di Buso perché c’erano dei lavori di ristrutturazione della ex caserma della Guardia di Finanza. Le maestre ci hanno spiegato che un tempo l’isola di Porto Buso segnava il confine tra l’Impero Asburgico e il Regno d’Italia, oggi invece è il confine tra la laguna di Grado e quella di Marano. E proprio nel canale che separa le due lagune abbiamo visto una grande nave cargo trainata da un rimorchiatore  Come giovani esploratori, con cappellino, zainetto e tanta curiosità siamo andati ad esplorare l’isola di Anfora. Percorrendo tutto il suo perimetro abbiamo incontrato numerosi gatti attirati dall’odore di pesce, tante meduse, gabbiani e qualche granchietto. Un tempo l’isola era abitata da pescatori, ora rimangono le loro case, alcune abitate in estate altre abbandonate a se stesse, alcune barche ormeggiate vicino gli attracchi e la ex scuola elementare ora trasformata in un albergo diffuso.  Affamati, ci siamo fermati a fare un pic nic e abbiamo giocato a botelflip. Alle 13.00 il comandante Paolo ci ha ordinato di risalire a bordo e ci ha fatto vedere un’altra parte della laguna, con barene, velme, con isolotti più o meno grandi con i caratteristici casoni. Abbiamo costeggiato l’isola di San Giuliano e poi siamo sbarcati all’isola Ravaiarina. Qui abbiamo osservato le valli da pesca dove si allevano orate, branzini e anguille. Abbiamo giocato a chiapparella, al telefono senza fili con nomi di cose, animali e città osservati durante la gita e, infine, abbiamo scritto questo racconto. Poi siamo risaliti a bordo e siamo tornati a casa felici e contenti.