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Quattro passi nel misterioso mondo degli Egizi


Mercoledi’ 22 Febbraio, insieme ai bambini della classe quinta e alle maestre siamo andati a visitare la sezione egizia dei Musei di Storia ed Arte di Trieste.
Eravamo tutti emozionati e curiosi di vedere dal vivo le mummie e gli oggetti, le sculture e gli scarabei di cui avevamo tanto sentito parlare a scuola.
Appena entrati ci siamo accomodati in una saletta provvista di gradoni e abbiamo atteso con impazienza l’arrivo del nostro esperto.
La nostra guida, che si chiamava Paolo, dopo averci salutato e fatto qualche domanda per vedere se eravamo preparati, ci ha spiegato che i reperti raccolti nelle sale del museo facevano parte di collezioni private di triestini che li avevano comprati nell’ Ottocento e nei primi del Novecento in Egitto e poi li avevano donati per consentire al pubblico di ammirarle.
Ad un certo punto Paolo ci ha chiesto se sapevamo come era stata decifrata la scrittura egizia e noi in coro abbiamo risposto che era stata tradotta grazie alla la Stele di Rosetta.
A quel punto con nostra grande meraviglia ci ha fatto aprire un contenitore che dentro aveva una copia della lastra di pietra incisa nei tre caratteri.
Successivamente il nostro esperto ci ha raccontato molte cosa sulle credenze religiose degli Egizi ed in particolare sulla vita nel Regno dei Morti.
Poi la guida ha acceso un interruttore e…..come per magia, dietro di lui e’ apparsa la mummia di Pa-sen-en-Hor con i suoi splendidi sarcofagi in legno dipinto. Eravamo ammutoliti per la sorpresa e l’emozione! Poi dopo aver ammirato da vicino la mummia e i coloratissimi sarcofagi che contenevano il corpo del defunto, siamo andati a visitare la sala più grande in cui c’erano reperti di ogni tipo: sculture , amuleti, animali mummificati, vasi canopi, e alcuni fogli di papiro che facevano parte di un Libro dei Morti. Nella grande stanza c’erano anche altri due altri sarcofagi; uno enorme in granito appartenuto ad uno scriba reale su cui erano incisi immagini degli Dei principali e formule rituali e un altro appartenuto al sacerdote Pa-di Amon nel quale era ospitata la mummia di una donna che però era in parte sbendata. Era un po’ impressionante vedere questa mummia, ma quello che ci ha colpiti di più sono stati i dipinti sul suo sarcofago che rappresentavano la pesatura dell’ anima e la creazione del mondo. In una vetrina la nostra guida ci ha fatto vedere una serie completa di vasi canopi in alabastro con i coperchi che raffiguravano le teste dei quattro figli di Horus e in un’ altra le mummie di coccodrillo, di gatto e di falco. Prima di lasciare questa sala abbiamo ammirato tantissimi amuleti e statuine degli “Ushabti, gli aiutanti del faraone nel mondo dell’ aldilà. Nell’ ultima sala del museo Paolo ci ha fatto vedere reperti egizi più recenti e l’ultima mummia completamente sbendata e per questo mal conservata.
Alla fine di questo nostro percorso eravamo tutti elettrizzati perchè avevamo potuto vedere dal vivo delle fonti che prima conoscevamo solo attraverso le fotografie dei libri di scuola.
E’ stata un’ esperienza emozionante e speciale che ci ha arricchiti molto.